È una bufala che risale addirittura al 1945, ecco come è andata.

Ecco una di quelle domande che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita. L'essere o non essere dell'alimentazione. Devo o non devo bere 2 litri d'acqua al giorno? Qual è la quantità giusta?

Spesso gli articoli che se ne occupano partono da giuste premesse come "quanta acqua consumiamo" o "quanta attività fisica facciamo". Noi proviamo a partire da un'altra parte: da dove arriva il consiglio dei 2 litri? Chi l'ha detto? In quale studio?

Mancano... le fonti

Con grande sorpresa abbiamo scoperto che, a quanto pare, non c'è nessuna pubblicazione scientifica che riporti questa indicazione (se ne conoscete segnalatecelo). Uno studio piuttosto famoso dello studioso Heinz Valtin pubblicato nel 2002 sull'American Journal of Physiology diceva chiaramente: 

"Nonostante il consiglio in apparenza onnipresente a 'bere almeno otto bicchieri di 8 once [circa 1/4 di litro] di acqua al giorno' (con il promemoria che le bevande contenenti caffeina e alcol non contano), una dimostrazione rigorosa di questo consiglio sembra mancare".

La nascita del mito (alimentare)

Uno studio sui miti della medicina dei pediatri Rachel Vreeman e Aaron Carroll, pubblicato sul British Medical Journal, cita proprio il caso dei 2 litri al giorno, che sarebbe dunque una leggenda metropolitana. Gli autori hanno individuato una delle possibili origini in un famoso studio del 1945 in cui si consigliava di assumere 2,5 litri di acqua al giorno, ma era seguita dalla precisazione che la maggior parte di questa quantità è contenuta nel cibo che mangiamo

"Se l'ultima, cruciale frase viene ignorata, l'affermazione potrebbe essere interpretata come un'indicazione a bere otto bicchieri di acqua al giorno".

Il consiglio, comunque, ha cominciato a circolare facendo la fortuna di molte aziende produttrici di acqua minerale, radicandosi talmente tanto da essere ripetuto anche da molti nutrizionisti pur senza mai citare evidenze scientifiche.

Quindi quanta acqua dobbiamo bere?

Uno studio più recente, invece, ci dice quello che il buon senso ha sempre suggerito, ovvero che bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo. Avete mai fatto caso a quanta fatica si fa a bere quando non si ha sete? Ecco, secondo i ricercatori dell'università australiana Monash, quello è proprio il meccanismo usato dal cervello per segnalare che non c'è più bisogno di bere: quando il corpo non ha bisogno di acqua, il cervello rende fino a tre volte più difficile deglutire liquidi: "Per la prima volta abbiamo documentato una sorta di resistenza al bere una volta che si è placata la sete, - hanno spiegato gli autori. - Sul piano pratico questo implica che l'organismo è in grado di regolarsi, quindi l'indicazione è bere quando si ha sete e non secondo uno schema predefinito".

Acquista BIO online

Biologico italiano, nostra produzione, spedizione gratuita da 49€.

Scopri i prodotti

OFFERTE BIO

Scopri le nostre card sconto 12 mesi da -10% a -20%.
Visita la sezione OFFERTE DISPENSA

Scoprile

La nostra filiera

Coltivazioni e trasformazioni, dichiarate in etichetta.

Scopri di più

Condividi
v2.0