Il vegetarianismo è un bene o un male?

La BBC ha chiesto a studiosi ed esperti cosa succederebbe se tutti diventassimo improvvisamente vegetariani. Le risposte dipingono uno scenario contraddittorio, fatto di grandi miglioramenti ed enormi passi indietro che aumenterebbero la povertà e la fame. 

• Innanzitutto il clima cambierebbe in meglio, la scomparsa dell’allevamento diminuirebbe i gas serra fino al 60%. 
• Poi scomparirebbero gli enormi campi di foraggio (il 68%), che verrebbero destinati ad altre coltivazioni o alla riforestazione.
• La durata media della vita aumenterebbe perché ci sarebbero meno tumori, infarti e problemi di diabete (fino a 7 milioni di morti in meno all’anno).
• Di conseguenza, la spesa pubblica per la sanità diminuirebbe e gli stati arriverebbero a risparmiare circa il 2-3% di Pil.

Fin qui le cose positive, ma ci sarebbe anche il rovescio della medaglia:

• Sostituire le proteine apportate dalla carne con quelle apportate da altri alimenti è possibile nei Paesi sviluppati, ma è molto più difficile in quelli in via di sviluppo che avrebbero problemi di nutrizione.
• Molte persone, soprattutto nei Paesi più arretrati, si troverebbero senza lavoro e senza la possibilità di trovarne uno. 
• Alcune zone del mondo dovrebbero essere abbandonate perché non possono essere convertite da allevamento ad agricoltura.
• Alcune popolazioni nomadi come i berberi e gli eschimesi che si basano sugli spostamenti degli animali dovrebbero trasformarsi popolazioni sedentarie perdendo la propria identità.
• In generale, la povertà aumenterebbe.