Sapevate che non è adatta ai vegani? E che il primo incidente stradale provocato dalla birra risale a 4000 anni fa?

Nel nostro negozio biologico online abbiamo appena aperto la sezione dedicata alle birre artigianali bio, con una selezione di cinque birre prodotte in Toscana con grani antichi coltivati nella stessa azienda agricola dove si trova il birrificio. Mentre parlavamo con i produttori e mentre preparavamo le schede prodotto, ci siamo imbattuti in alcune curiosità sulla birra. Ecco le migliori cinque!

1. La birra non è vegana

Molti saranno stupiti, ma per fare la birra serve lo zucchero, e per fare lo zucchero serve il carbone animale. Cos'è il carbone animale? Ossa di animale bruciate a 400-500 °C che hanno il potere di assorbire determinate sostanze. È usato per togliere il fluoro dall'acqua, per eliminare residui di rame, zinco e cadmio oppure, appunto, per raffinare lo zucchero secondo un procedimento brevettato da Louis Constant nel 1812.

2. Ha innescato una rivoluzione agricola

La crescita della domanda di birra nel XVII secolo è fra i fattori che hanno spinto gli agricoltori delle Fiandre e del Brabante ad abbandonare la rotazione biennale a favore di una rotazione pluriennale con pascoli al posto del maggese. Questo sistema fu studiato dall'inglese Richard Weston e divenne famoso come "sistema di Norfolk". Curiosità della curiosità: il suo utilizzo nell'Inghilterra del XVIII secolo fece impennare le richieste di aratri e attrezzi in metallo innescando la rivoluzione industriale. 

3. Gli inventori della birra oggi non possono berla

È stata infatti inventata in Mesopotamia 7000 anni fa ed era una bevanda nata dalla fermentazione dei cereali. Sempre in Mesopotamia, intorno al 1800 a.C., è nata la prima legge sulla birra, stabiliva che ogni cittadino ne avesse una razione giornaliera. Oggi però in quelle zone la birra è vietate dalle usanze e dalle leggi islamiche.

4. La birra artigianale esiste per legge

Nel DDL S 1328-B approvato nell'estate 2016 è stabilito che "si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e microfiltrazione". Vi state chiedendo come si fa a distinguere un piccolo birrificio indipendente da uno normale? Non siete gli unici, nell’articolo 35 infatti si specifica che “per piccolo birrificio indipendente si intende un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”.

5. Il primo incidente stradale provocato dalla birra

Ci sono parecchie curiosità che abbiamo trovato in rete e che non abbiamo riportato perché non siamo riusciti a verificarle. Ad esempio il fatto che il primo incidente stradale provocato dalla birra risalga al 2000 a.C. in Egitto: un auriga ubriaco investì una vestale della dea Hathor e per punizione fu crocefisso alla porta della taverna che gli aveva venduto la birra. Il fatto è citato solo in articoli e siti sulla birra, che non sono proprio le migliori credenziali possibili. Quello che di certo è vero è che l’Istituto Superiore di Sanità stima che gli incidenti stradali correlati al consumo di alcol in Italia sono pari al 30-35% del totale degli incidenti. Quindi, che sia vero o no, questo aneddoto dell'Antico Egitto ci offre l'opportunità di ricordarvi che o si beve, o si guida!

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