Ovvero l’arte di liberarsi del superfluo nella propria casa.

Era un pomeriggio di grande caldo cittadino quando ho incontrato Elisa per un appuntamento nella casa che aveva appena acquistato e voleva ristrutturare seppur l’abitasse da quasi un anno.

Abbiamo bevuto una tisana alla menta accompagnata da biscottini allo zenzero nel suo soggiorno con vista sul parco e conversato sulla sua decisione di ristrutturare casa e in che cosa la mia consulenza di architetto potesse influire sulla riuscita della nuova vita.


La prima cosa che spiegai ad Elisa fu la stretta connessione lo spazio che abitiamo e la nostra esistenza che ho imparato dall’arte del Vastu, lo “yoga dell’abitare”, dove la parola yoga significa “unione con il Tutto”. I nostri spazi sono la casa per i nostri corpi e le nostre anime, ed è molto importante assicurarsi che il nostro ambiente rifletta accuratamente chi siamo come individui e quali aspirazioni abbiamo.


Non importa quanto positivo e creativo possa essere in nostro mondo interiore. Se la nostra casa o lo spazio di lavoro non sono armonici, non esaltano e favoriscono le nostre qualità ed espressioni, i nostri spazi diventano delle barrire, degli impedimenti che spesso si contraddicono alle nostre aspirazioni e condizioni psicofisiche.

Se dunque il nostro spazio non è in armonia con l’Universo e con noi, si rischia di avere difficoltà a manifestare tutto ciò che siamo e desideriamo. 

Operare in una casa significa prestare attenzione al flusso di energia intorno a noi, affinché si possano allineare le intenzioni interiori con le realtà esterne per rendere la vita un atto cosciente di creazione. Le antiche tradizioni orientali ci insegnano a considerare tutto in una visione olistica, dove ogni cosa è interconnessa e dove il benessere è frutto di un armonioso equilibrio tra tutte le parti.


Insieme ad Elisa abbiamo osservato la distribuzione degli spazi, l’arredamento, gli orientamenti, i flussi energetici e i cinque elementi. 

Abbiamo camminato attraverso la casa e immaginato il modo in cui questi elementi stavano fluendo attraverso lo spazio. 

L’energia benefica che arriva sempre dall’angolo nord est della nostra casa e che, attraversandola, si esaurisce a nord ovest. 

Gli elementi Terra, Fuoco, Aria ed Etere associati ai sensi: olfatto, vista, gusto e udito, e alle forme: quadrato, triangolo, cerchio e diamante.

Dopo questa osservazione abbiamo capito che il flusso benefico a nord est era bloccato da un grande armadio e la stanza dei bambini aveva troppo fuoco e troppa energia dinamica che alterava la tranquillità dei piccoli. Ma soprattutto quello che si notava era che nulla era al posto giusto, tutto era come provvisorio e senza un senso particolare: c’era confusione ed eccesso di oggetti/arredo/ricordi/emozioni diffuso in tutta la casa. 


Abbiamo quindi iniziato ad immaginare come potevamo trasformarla: è possibile valutare lo spazio che abitiamo come un ecosistema equilibrato che permetterebbe ad una pianta di prosperare. 

La sensazione che più metteva a disagio Elisa era quella di trovarsi sempre in rincorsa nella vita, era stanca e non riusciva mai a completare i suoi compiti con piena soddisfazione personale. Riusciva a fare tutto nel suo lavoro nella cura della casa e dei figli ma sempre in maniera approssimativa. In più aveva il suo sogno nel cassetto che da anni voleva realizzare senza riuscirci: iscriversi ad un corso di canto ed esprimersi attraverso la sua voce.


Decidemmo allora che avremmo realizzato la casa di Elisa affinchè lei, suo marito e i suoi figli potessero prosperare e fiorire nel benessere come una bellissima pianta di ortensia bianca. Armate di coraggio abbiamo identificato il primo passo da fare per armonizzare lo spazio: il decluttering.


Decluttering è l’arte di fare spazio, di liberarsi del superfluo. L’azione di eliminare dalla nostra casa… e dalla nostra vita… tutto ciò che non ci serve più agisce come rimozione sui blocchi, sugli ostacoli che abbiamo nella nostra vita, consentendo il fluire armonico di nuova energia che può finalmente circolare e riempire di nuova linfa la casa e la vita. 


Ecco le cinque regole che potete applicare subito per iniziare quest’azione di liberazione del vostro spazio.

  1. Osservate stanza per stanza e fate una lista di ciò che ritenete non appartenga più alla vostra attuale energia (oggetti che non ci danno più gioia, che non usiamo più, che sono carichi di troppi ricordi del passato ecc…).
  2. Armatevi di sana pazienza e iniziate ad assaporare il risultato, perché bisogna dedicare il giusto tempo per il decluttering. Prendetevi 15 minuti al giorno e agite: iniziate a buttare via un oggetto al giorno, senza pensarci troppo… infilandolo direttamente nel sacco della spazzatura e depennando dalla lista l’oggetto inutile di cui vi siete sbarazzati.
  3. Fate delle fotografie del vostro spazio prima di iniziare e dopo il decluttering. E stanza per stanza inizierete a vedere la vostra casa sotto una luce nuova.
  4. Quando avrete davvero difficoltà a separarvi da qualcosa, provate a domandarvi: ‟Questo oggetto/vestito/ecc.. mi dà gioia? Lo comprerei oggi?”

Per tutte le cose che proprio non riuscite ad eliminare: archiviatele. Suddividetele per anni o per periodi di vita e chiudetele in una scatola sigillata da riporre nell’armadio, in soffitta o nel box sotto casa.


E dopo la ristrutturazione della casa qualche settimana fa Elisa mi ha invitato al suo saggio di canto, ora fa parte di un coro gospel e si diverte tantissimo! E voi quale desiderio esaudirete dopo aver fatto spazio nella vostra vita?

Fiammetta Parola Architetto e ricercatrice spirituale.

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