Dolori e acciacchi e influenza, ecco come comportarci con i segnali che ci invia il nostro corpo e cosa privilegiare nell'alimentazione

Siamo nel cuore dell’inverno, nei cosiddetti “giorni della merla” che dovrebbero essere i più freddi dell’anno.

Il freddo intenso, quello penetrante nelle ossa, che ricordo quando ero piccola, non si è visto.

Molti diranno “Beh per fortuna, ti lamenti pure?! Meglio che non faccia freddo!” … Se da una parte anche io sono un po’ contenta in realtà comprendo che questo non ci aiuta. 

Io ero una che avrebbe voluto vivere in una perenne primavera, da metà aprile a metà giugno, sempre così: tanta luce, giornate lunghissime, caldo ma non troppo, le mie rose preferite in fiore, aria profumata, ancora senza zanzare …. Insomma, la perfezione, non siete d’accordo?!  

In realtà da quando conosco e pratico la Macrobiotica ho imparato ad apprezzare anche l’Inverno, con il suo rigore e la sua essenzialità … si esatto, essenzialità, trovo che sia calzante per definire l’Inverno!

L’inverno ci spinge a tenere solo ciò che è vitale (necessario alla vita), passando attraverso l’autunno si abbandona tutto il superfluo. Lo possiamo osservare nelle piante, che sembrano in uno stato di apparente assenza di vita, così secche e spoglie, ma che a primavera esplodono di gemme e ci riempiono ogni volta di meraviglia.

L’inverno ci persuade a raccoglierci, a sviluppare una certa introspezione. A rallentare, in una sorta di pigrizia. Amiamo la quiete e cerchiamo anche il silenzio. E’ il momento che la natura ci ha messo a disposizione per ascoltarci e per ricaricarci, per farci essere pronti a primavera a far parte di un nuovo ciclo vitale, in cui tutto si risveglia.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese e la Macrobiotica, l’Inverno è associato al movimento energetico Acqua. Infatti, l’Acqua, anche quando è calma, è in grado di insinuarsi ovunque. E’ una immobilità apparente la sua, in realtà è carica di energia potenziale, quell’energia in grado di vincere l’inerzia e fare ripartire il ciclo vitale. 

Gli organi associati a questa potente forza sono i Reni, che nella tradizione orientale sono sede dell’energia vitale (Jing) e secondi, come importanza nel nostro corpo, solo al cuore (l’imperatore). 

Se quindi vengono a mancare le condizioni per rigenerarsi, se manteniamo i nostri ritmi costantemente attivi, se non rallentiamo, se non dedichiamo tempo per prestare attenzione a noi, i nostri reni non si ricaricano, anzi!

Ecco che compaiono dolori e acciacchi, magari anche “inspiegabili”, arriva l’influenza, siamo più soggetti a infezioni. Questi sono i segnali che manda il corpo, un invito a fermarci e se non lo facciamo noi, beh ci pensa lui! 

Inoltre, se non ci saremo ricaricati propriamente, a primavera ci esauriremo precocemente, saremo stanchi e subiremo l’incapacità di adeguarci a quel che naturalmente succede intorno a noi.

La buona notizia è che noi possiamo fare molto per aiutarci a stare bene, con le nostre scelte quotidiane di stile di vita e di alimentazione! 

Quindi preso atto che il primo passo è rallentare, vediamo quali alimenti scegliere e quali limitare per nutrire la nostra energia vitale in profondità, peri riscaldarci, tonificarci e sfruttare al meglio l’essenza dell’inverno:

1. Per iniziare, prestiamo attenzione a (leggi limitiamo il più possibile) zucchero, frutta tropicale e latticini: indeboliscono il microbiota e il sistema immunitario. Dal punto di vista energetico raffreddano e creano muco. Ci rendono più suscettibili alle infezioni.

2. Non esageriamo con i cibi troppo grassi appesantiscono il fegato e creano ristagni. Quindi il nostro corpo è meno efficiente nell’eliminare le scorie.

3. Mangiamo cibi caldi, con doppie cotture, minestre. Una buona abitudine è la zuppa di miso con rape o daikon, carota, cipolla e un fungo shiitake. Questi ingredienti aiutano a sciogliere ed eliminare gli eccessi; mettiamo anche l’alga wakame, e come alimento crudo alterniamo succo di zenzero e cipollotto, alimenti che aiutano il fegato e a smuovere il metabolismo.

4. Cerchiamo di privilegiare pietanze vegetali, a base di cereali integrali in chicco, legumi e verdure di stagione (quindi niente pomodori, peperoni o melanzane!). 

Come cereali in questa stagione ottimi sono il riso integrale, il grano saraceno, l’avena, il miglio, l’orzo. Verdure in varietà e abbondanza soprattutto cotte. Come legumi preferiamo azuki, fagioli neri, lenticchie, ceci. Tornare ad una alimentazione vegetale ci aiuta ad equilibrare e rafforzare l’energia vitale.

5. Inseriamo quotidianamente alimenti fermentati, come miso, umeboshi, shoyu e tamari, crauti e verdure in salamoia non pastorizzati. Questi cibi rafforzano il microbiota e di conseguenza il sistema immunitario, perchè sono ricchi di enzimi, contengono probiotici e alcalinizzano. Ma evitiamo lo yogurt, che sebbene fermentato è un latticino!

6. Consumiamo rape/daikon e funghi shiitake nelle pietanze (non solo nella zuppa di miso), cucinati in modo semplice, aiutano e sciogliere e ad eliminare accumuli

7. Evitiamo frutta cruda, ad esempio la spremuta d’arancia non è una buona idea. Meglio la frutta cotta, che diventa anche da dolcetto naturale. Ideale il kanten limone e zenzero con granella di mandorle.  

8. Non dimentichiamo di … masticare (vedi il mio articolo)! Un consiglio evergreen per una digestione efficiente e per “massaggiare” il nostro intestino crasso.

9. E per finire … “last but not least” muoviamoci ogni giorno per ossigenare i nostri tessuti e facilitare il processo di eliminazione e riequilibrio, per dedicare del tempo a noi, se possibile all’aria aperta.


Fatemi sapere se questi consigli vi hanno aiutato a ritrovare energia e benessere fisico e mentale. 

Photo by freestocks.org from Pexels

Maura Bozzali Credo nel potere curativo del cibo.

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